Governo d'Azeglio II

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Governo D'Azeglio II
StatoBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Presidente del ConsiglioMassimo d'Azeglio
(Destra storica)
CoalizioneDestra storica
LegislaturaIV
Giuramento21 maggio 1852
Dimissioni22 ottobre 1852
Governo successivoCavour I
4 novembre 1852
d'Azeglio I Cavour I

Il Governo D'Azeglio II è stato un ministero costituzionale del Regno di Sardegna.

Nel ministero precedente, D'Azeglio, il 12 maggio 1852, si dimise a causa dell'elezione di Rattazzi, leader dell'opposizione, a Presidente della Camera, con l'appoggio anche del ministro Cavour, mentre il Presidente del Consiglio dei ministri e gli altri membri del governo sostenevano Carlo Bon Compagni di Mombello. Il Re non accettò però le dimissioni. Nel Consiglio dei Ministri del 16 maggio, il Cavour, cui fu rimproverata l'iniziativa assunta per l'elezione di Rattazzi, a sua volta, si dimetteva. Tutto il gabinetto fu costretto, perciò, a rassegnare il mandato.[1]

Vittorio Emanuele II tentò una riconciliazione ma ci riuscì solo in parte. Incaricò il D'Azeglio di formare un nuovo governo, che ricucì alla meglio il proprio Ministero, senza il Cavour, che da parte sua, come deputato, non gli diede fastidi, anzi in diversi frangenti lo soccorse col suo appoggio: «Per il momento bisogna subirlo» scrisse all'amico De La Rue «ma, superata la crisi, D'Azeglio dovrà ritirarsi, e allora s'imporrà la scelta: o Revel, o io.».[2]

Il Ministero D'Azeglio II rimase in carica dal 21 maggio al 4 novembre 1852.

La crisi sopraggiunse nella seduta del Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 1852 quando il Re dichiarò che non avrebbe mai firmato una legge sul matrimonio civile, già approvata dalla Camera e che doveva essere discussa in Senato. Il giorno dopo Massimo D'Azeglio si dimetteva.[3]

Presidente del Consiglio dei ministri[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Massimo d'Azeglio

Ministeri[modifica | modifica wikitesto]

Affari Esteri[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Massimo d'Azeglio

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Alessandro Pernati di Momo

Grazia e Giustizia e Affari Ecclesiastici[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Carlo Bon Compagni di Mombello

Guerra[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Alfonso La Marmora

Finanze[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Luigi Cibrario

Lavori Pubblici[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Pietro Paleocapa

Pubblica Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Ministro Carlo Bon Compagni di Mombello reggente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Bartolotta, pag. 10.
  2. ^ I. Montanelli, pag. 334.
  3. ^ F. Bartolotta, pag. 25.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Bartolotta, Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 Voll., Vito Bianco Editore, Roma 1971.
  • Indro Montanelli, L'Italia del Risorgimento, Superbur Rizzoli Editore, Milano 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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